martedì, Dicembre 23, 2025

Il ministro dell’inutilità

Il 14 dicembre è terminato la kermesse di Atreju manifestazione politica promossa dall’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, che si svolge a Roma annualmente dal 1998, e con il dovuto tempo è sorta questa riflessione.

Tra i numerosi ospiti di quest’ultima edizione ha visto tra esponenti dello spettacolo come: Carlo Conti, Mara Venier, Ezio Greggio, Raoul Bova e anche personalità dello sport; Fefè De Giorgi, Julio Velasco e l’ex portiere dell’Italia Gianluigi Buffon, tutti rigorosamente rispettosi del mantra della destra, ossia nazional-popolari.

Il contributo dell’ex bianconero non è stato per chiedergli perché indossò il numero 88 che evoca ‘Heil Hitler’, avendo già risposto: “Essendo la H l’ottava lettera dell’alfabeto, per me voleva dire avere quattro palle. E non avevo la minima idea che ‘Boia chi molla’ fosse un motto neofascista. Di sicuro non sono fascista, sono un anarchico conservatore.”

Ma è chiaro l’invito perché oggi concede l’endorsement alla Meloni, finanche comprensibile è il gioco delle parti di pirandelliana memoria, ma non interessante. Fortemente avvincente è stato l’intervento di Anna Maria Bernini, Ministra dell’Università e della Ricerca, contestata da un gruppo di studenti per la riforma sull’accesso a medicina con questa motivazione:

“Non ce la facciamo più, con il semestre filtro rischiamo di perdere un anno”. La ministra ha risposto: “Ecco, aspettavamo i nostri amici contestatori, facciamo un applauso. Sapete come diceva il presidente Berlusconi, ‘siete i soliti poveri comunisti’, […]imparate ad ascoltare prima di contestare, siete inutili.”

I 180 giorni di selezione per l’accesso alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria prevedono tre test di Biologia, Chimica e Fisica. Gli universitari sono in disaccordo con il metodo ritenuto coercitivo e lo dimostra che abbiano dovuto sostenere tre esami consecutivamente nello stesso giorno, con un quarto d’ora di intervallo tra l’uno e l’altra prova, probabilmente neanche Alexander Fleming, scopritore della penicillina, li avrebbe superati brillantemente.

La Bernini ha promesso che a febbraio ci sarà una graduatoria definitiva di 55mila posti di ammissione, nell’ordine di 24.600 unità a Medicina e Chirurgia, gli altri nelle facoltà affini, gli iscritti in tutta Italia sono 64mila.

Ciò che è sconcertante però è che una ministra della Repubblica Italiana e finanche docente universitario, intanto rivendica il diritto di parlare, quando ha a disposizione anche l’ultima emittente di Vattelappesca per esprimere le sue ragioni, e poi dopo i 3 test affrontati il 10 dicembre, che sono stati ritenuti difficili e che determinano l’ammissione con il voto minimo di 18/30 su ogni materia, fisica, chimica e biologia, pensava che gli criticassero il metaverso…

Come può una donna strutturata politicamente e professoressa universitaria considerare “inutili” dei ragazzi che si affacciano alla formazione professionale, anche se facente parte dell’associazione studentasca dell’Unione degli Universitari di sinistra, che comunque in un territorio ‘nemico’ hanno cercato un confronto anche fervente e sono stati scherniti?

In questa circostanza, nell’esercizio del doppio ruolo di ministra dell’università e della ricerca e docente universitario, il suo intervento è stato proficuo? La domanda è retorica. Si chiude con una nota sarcastica, poteva aggiungere al “siete dei poveri comunisti”…”che mangiano i bambini “.

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